Il libretto di impianto elettrico
In tema di impianti esiste un generale obbligo richiamato dall’articolo 8 del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 22 gennaio 2008, n. 37, che richiede che il proprietario adotti le misure necessarie per conservarne le caratteristiche di sicurezza previste dalla normativa vigente in materia, tenendo conto delle istruzioni per l’uso e la manutenzione predisposte dall’impresa installatrice dell’impianto e dai fabbricanti delle apparecchiature installate.
In tale senso è stato definito un documento, attualmente non obbligatorio per legge, che si propone di consentire al proprietario/conduttore di un impianto di assolvere gli impegni previsti dalla sopraccitata disposizione: mantenere sicuro ed efficiente il proprio impianto elettrico domestico. Tale documento non sostituisce, ma completa e inquadra la dichiarazione di conformità o la dichiarazione di rispondenza di un impianto.
Si tratta di uno strumento operativo e utile sia per tutti gli installatori elettrici, che per gli utenti finali, che possono così controllare la salute dell'impianto e ridurre i consumi e il rischio di incidenti domestici.
Per gli impianti elettrici, il principio generale prevede che siano conformi alla normativa vigente all'epoca in cui sono stati realizzati, rifatti o adeguati. Se precedenti al 13 marzo 1990 (entrata in vigore della Legge 46/1990) devono rispettare alcuni criteri minimi quali ad esempio la messa a terra e l'installazione del “salvavita”. Se successivi a quella data devono essere adeguati alle norme UNI e CEI in vigore al momento dei lavori. In mancanza della dichiarazione di conformità, solo per gli impianti esistenti dal 1990 al 27 marzo 2008 (entrata in vigore del D.M. 37/2008 in luogo della L. 46/1990), questa può esser sostituita dalla dichiarazione di rispondenza.
Il libretto ora individuato contiene in sintesi:
. i dati identificativi dell'impianto e del responsabile tecnico che ha eseguito i lavori;
. la descrizione costruttiva e le dotazioni;
. il rapporto di verifica che sintetizza le principali prove effettuate e i relativi risultati;
. l'indicazione della frequenza prevista per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria (dipende dalle caratteristiche dell'impianto stesso, ma si indica di norma un minimo di cinque anni).
Possono poi essere previsti a corredo una serie di approfondimenti per il consumatore: come risparmiare energia, consigli utili per la corretta gestione, regole per la sicurezza personale e dell'abitazione.
Il libretto è da consegnare prima della vendita o dell'affitto dell'immobile (pur non essendovi disposizione normativa che imponga di dar atto della conformità “elettrica” nel contratto di compravendita): lo stato degli impianti sarà così palesato e potrà influire sulla parte economica della commerciabilità di un immobile.
Nella parte del libretto riguardante descrizione costruttiva e dotazioni, viene indicata infatti la classificazione dell'impianto, secondo i tre livelli: base, standard o domotico (individuati dalla variante 3 alla norma CEI 64-8 - vedi la nostra pagina).